martedì 23 dicembre 2008

datteri con pesce spada affumicato



I datteri son semplicemente un classico delle nostre feste. Li ho voluti riproporre in questa veste, per me insolita, dopo averli assaggiati qua, con il sig. Medagliani che mi raccontava che chi coltiva i datteri non mangia datteri, visto che ci mettono tanti anni a crescere, più della vita di un uomo.
E mi son sembrati, con quest'aura di poesia, magnifici, i datteri. Io, che una volta non li mangiavo, adesso trovo che stiano benissimo in compagnia di un sacco di alimenti, dal formaggio caprino a un roquefort, dal foie gras alla pancetta, fino ad arrivare al pesce spada, o a qualche verdura, tipo l'indivia.
Questi sono semplicissimi da realizzare, ma di grande impatto per le papille gustative! Prendete dei datteri freschi, privateli del nocciolo e tagliateli in due, ma non completamente. Tagliate il pesce spada affumicato a dadini, e riempite i datteri con questa tartare. Se vi piace, legateli con dell'erba cipollina, ma in ogni caso sono ottimi se serviti con un po' di panna acida, una spruzzata di sale, pepe ed erba cipollina.
Un augurio speciale a tutti voi, per il nuovo anno che verrà. E anche di un buonissimo Natale!

mercoledì 10 dicembre 2008

stollen alsaziano



Era dall'anno scorso che volevo provare a farlo. Non so come sia iniziata, ma lo scorso Natale la nostra casa era piena di stollen freschi di forno! Dolce tipico delle feste tedesche, cui Dresda dedica persino un festival. La ricetta da me qui raccontata riprende invece una variante dello stollen tedesco, quella alsaziana, che però ha dei vicini germanici tutta la tradizione. Questo è meno ricco di burro e, a mio parere, risulta un filo secco. Va bene pucciato nel latte. Prossima volta provo una ricetta bavarese. Anzi, se qualcuno la sapesse, sarei felice di provare! Ho omesso anche tutti i vari canditi - che non sempre piacciono, sostituendoli con scorze d'arancia e limone. La casa profumava di agrumi alla fine!
Nel frattempo vi comunico che ho preso un nuovo pc e che forse, tra qualche tempo, una volta installati i dovuti programmi, tornerò un po' operativa anche qui! :-)

per il lievitino
50 cl latte intero
60 g farina
10 g lievito fresco

per la pasta
12 cl latte intero
5 g sale
80 g zucchero
10 g lievito fresco
1 uovo
100 g burro morbido
380 g farina
scorza di 1/4 di limone biologico
scorza di 1/4 di arancia biologica
2 cucchiaini di cannella

per il ripieno
80 g di mandorle
40 g di nocciole
80 g di uvetta
80 g di canditi limone e arancia (facoltativi)
1 cucchiaino di cannella
2 cucchiaini di rum
per finire, zucchero a velo (facoltativo)

Tritate grossolanamente gli ingredienti del ripieno e bagnateli con il rum. Fate macerare. Nel frattempo preparate il lievitino in una ciotola mescolando bene il latte, il lievito e la farina. Poi coprite con 380 g di farina e lasciate riposare senza coprire in un luogo caldo per circa 45 minuti.
Alla fine del tempo di riposo, la farina avrà delle crepe e si sarà un po' affossata: significa che il lievitino ha fatto il suo lavoro.
Versate la farina e il lievitino in un'impastatrice e aggiungete gli altri ingredienti: il sale, l'uovo, lo zucchero, il latte, il burro, il lievito, la scorza dell'aranzia e del limone. Potete lavorare anche a mano (io ho fatto così) per circa 4 minuti. la pasta deve risultare elastica. Rimettete a riposare per circa un'ora, coperta con un telo. Disporre la pasta sul piano di lavoro, e col mattarello stendetela a formare un quadrato di circa 25 cm per lato. Disponete al centro la frutta secca macerata nel rum, lavorate la pasta un po' sempre mantenendo il quadrato. Piegate la pasta su se stessa e, volendo potete a questo punto, tagliarla in due e ricavarne 2 stollen. Fate riposare ancora sotto un telo per un'altra ora.
Da ultimo, fate cuocere in forno caldo a 170° per circa 40 minuti. Se gradite, quando è quasi cotto, spennellate la superficie con del burro fuso. Io ho omesso questo passaggio, e ho semplicemente spolverizzato con dello zucchero a velo.