libro più/con ricetta
Sono di nuovo qui, un po' di straforo e velocemente, ma mi spiaceva così tanto non riuscire a dirvi un ciao in questi giorni! Ma a volte ci sono urgenze ben più complesse...
Pensavo stamattina venendo in qua con la mia wilma, nel traffico e nello smog a quando, a scuola al liceo, le varie prof di letteratura ci facevano fare l'analisi del testo dei vari romanzi che avevamo da studiare. Da Stendhal a Balzac, da Blake a Virginia Wolf, un percorso nei secoli... riprendo ora quei libri e li ritrovo sottolineati di azzurro, blu, rosso, parole cerchiate che si ripetevano e che spiegavano il senso che forse l'autore voleva dare, il ritmo, l'interruzione. E, a ripensarci, respiro ancora adesso quelle fatiche scolastiche, la levataccia alle 6.20 alla mattina, le traduzioni, il profumo dei banchi e la polvere dei gessetti, il grembiule blu con il nome ricamato in rosa o in rosso, il voler stare sempre in ultima fila, nonostante le meno sette diottrie per occhio, i torsoli delle mele lanciate dal fondo dell'aula cercando di fare centro nel cestino per beccare invece solo la preside che nel mentre passava in corridoio... quante tacche lasciate sul quel muro!
E anche Ruth, dopo tre anni di scuola francese era stanca di bambine e uniformi e insegnamenti cattolici... e tra una ricetta e l'altra racconta la sua vita, con spirito, facendo divertire e riflettere, accompagnata e accompagnando il lettore da amici fidati, dalla zia Birdie, da Alice, da Serafina... ma non voglio nemmeno dilungarmi, appunto appunto, a farvi analisi del testo inutili! A me ha divertito questo libro, letto d'un fiato quest'estate, primo di una serie autobiografica della sig.ra Reichl, che non ha sicuramente bisogno di presentazioni, essendo una critica gastronomica tra le più conosciute. Dopo aver scritto per il New York Times e prima per il Los Angeles Times, è adesso direttrice di Gourmet Magazine. La parte più tenera è la sua vita di bambina, della scoperta del cibo, parte rilassante ed essenziale della sua vita. Tenera, appunto.
La torta di lamponi* alla Oléron è una sua ricetta.
per la pasta
180 g di farina setacciata
50 g di zucchero
120 g di burro
2 cucchiai di panna
1 tuorlo
per il ripieno
90 g di mandorle
150 g di zucchero
50 g di burro ammorbidito
3 tuorli
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
400 g di lamponi
Mettete la farina e lo zucchero in una terrina, aggiungetevi il burro a pezzetti e mescolatelo strofinado con le dita, finché vi sembrerà una farina da polenta. Amalgamate la panna e il tuorlo, versateli nel composto di farina e mescolate fino ad ottenere una palla di pasta. Lavoratela dolcemente e sistematela in frigo un paio d'ore avvolta nella pellicola. Estraetela dal frigo e sistematela in un piano da lavoro sopra a della carta forno. Spianatela un po' col mattarello e mettetela in una tortiera con diametro 20-22. Mettetela in freezer 10 minuti e fatela poi cuocere in forno caldo a 180° coperta da un foglio di carta forno e fagioli per circa 20 minuti. Estraetela e fate dorare 4-5 minuti ancora senza carta né fagioli. Fate raffreddare.
per la pasta
180 g di farina setacciata
50 g di zucchero
120 g di burro
2 cucchiai di panna
1 tuorlo
per il ripieno
90 g di mandorle
150 g di zucchero
50 g di burro ammorbidito
3 tuorli
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
400 g di lamponi
Mettete la farina e lo zucchero in una terrina, aggiungetevi il burro a pezzetti e mescolatelo strofinado con le dita, finché vi sembrerà una farina da polenta. Amalgamate la panna e il tuorlo, versateli nel composto di farina e mescolate fino ad ottenere una palla di pasta. Lavoratela dolcemente e sistematela in frigo un paio d'ore avvolta nella pellicola. Estraetela dal frigo e sistematela in un piano da lavoro sopra a della carta forno. Spianatela un po' col mattarello e mettetela in una tortiera con diametro 20-22. Mettetela in freezer 10 minuti e fatela poi cuocere in forno caldo a 180° coperta da un foglio di carta forno e fagioli per circa 20 minuti. Estraetela e fate dorare 4-5 minuti ancora senza carta né fagioli. Fate raffreddare.
Mettete le mandorle con 3 cucchiai di zucchero in un mixer, fino a polverizzarle. Amalgamate il burro e lo zucchero rimanente, meno due cucchiai, fino ad ottenere un composto cremoso. Aggiungetevi i tuorli, le mandorle e l'estratto di vaniglia. Stendetelo sul fondo della torta, distribuitevi sopra metà dei lamponi, cospargete con due cucchiai di zucchero e infornate per circa 40 minuti a 180°. fate raffreddare e prima di servire cospargete l'altra metà di lamponi sopra, freschi così.
* lampone, finita stagione? lo so.. ma questa ricetta è di circa un mese fa.. :-) tenetela per la prossima estate!
22 commenti:
Mia!!!! Eh eh eh.. son la prima!!! Tiè a Marisa.. opssssssss.. ho sbagliato post!!! ;-))))
anche tu sei una fan di ruth, leggo!! A me piace assai, e se devo dire la verità quello sì che è un giornale serio..altro che sale&pepe! scusa, ma ci voleva!! :)
che me ne porti un pochino di questa se ci vediamo dove tu sai??? ;)
bacios
il untoccodizenzero unico ed inimitabile!!
sandraaa! dai, allora forse deduco che ci sei pure tu!! brava! ruth mi piace, sì! ho letto un paio di suoi libri, sono leggeri tutto sommato e divertenti. a domenica allora, forse, o sabato, chissà... :-)
sei una poetessa!
ah, ah, coincidenza! Giusto il libro che non sono riuscita a trovare in Puglia in libreria ma mi sono ripromessa di predere al + presto...
grazie e alla prossima!
p.s. ho dato una rispolverata alla sidebar, e ti ho inclusa :)
p.s. non dico nulla..sò scaramantica,io!!! e devo tramortire rob!
te piace o'sugo piccante?? passa di là un momento!! ;)
untoccodizenzero
Ciao Elena, golosa questa torta ma, soprattutto, mi hai fatto venir voglia di comprare questo libro, che vedo sempre sullo scaffale di Feltrinelli. Grazie e buona giornata :)
bellissimaaaa!!!
Ma sai che questo libro stavo per comprarlo una volta. Ero indecisa tra questo e Chocolat...e alla fine e comprato Chocolat che non mi è piaciuto!
Quasi quasi ci rifaccio un pensierino...
bacioni!
Oddio ma perchè mi continuo a fare del male entrando qua?? Mi viene sempre l'acquilina e una gran voglia di mettermi ai fornelli, solitamente per fare dolci... ma non posso mica dolcettare tutti i giorni no??!!
Comunque squisita anche questa, come sempre!
ma tu eri quella che tirava i torsoli? uhhh...ma la preside l'hai mai presa?
:-)))
eh, simo'... la preside mai presa... ed era anche bella panciuta, sai? :-) se ci penso.. quant'era bruttaaaa!
Lettura interessante.
Foto straordinaria.
Un dolce golosissimo.
...ma cosa posso volere di più dalla vita?
Il tuo testo e bellissimo!
beccati questo buffetto sulla guancia..ciac!
Io Adina non ci posso credere � il libro che sto leggendo anzi divorando in questi giorni. E mi pare che sia la seconda volta che leggiamo lo stesso libro (o chissa quante altre)� delizioso veramente della stessa autrice ho gi� letto Aglio e Zaffiri ma questo � speciale
ehehehhe... ma come, sei diventata una dormigliona? io mi alzo ancora alle 6.20 ;-)
cmq (tié a Sandra) io magari sono il primo che te la replica ehehhe
che i lamponi saranno fuori stagione, ma io c'ho le piante rifiorenti e sto racoclgiendo gli ultimi...
per stasera ho preparato torta al cioccolato da servire con crema di vaniglia... ma l'ho lasciata in forno... un pochino troppo (non bruciata..ma asciutta)
così... mi sa che oggi in pausa pranzo bisso con la tua!
(per la serie... quick cook!)
a presto!
t.
mmhh.. non vedo l'ora di assaggiare! che bello!!! :-) a prestissimo dunque!
be vedo che fervono i preparativi...! bella la torta e bravo il golosastro che la farà fuori tempo massimo!! divertitevi!!
hihihi ciao Gi�!!!!!
a te lo posso dire (sssst, se no adina poi magari mi tiene il muso)
io ci vedo bene uno stratino di marmellata di lamponi giusto tra la pasta ed il ripieno ehehhe
;-)
tu pensa che sono a dieta... cos� da poter sformaggiare a volont����!!!
Adina: ma come faccio a fartela assaggiare??? :-( io quando vado in casa d'altri lascio sempre l� tutto.......
E se ti dico che io i lamponi qua ancora li trovo?! Ci sarà pur un vantaggio a vivere al freddo, no?!! E poi io adoro tutti dolci col ripieno di mandorle! Un abbraccio, Alex
visto che trovate ancora i lamponi (anche a milano si trovano ancora in effetti...) via alla torta di ruth per tutti! golosastro.. alla facciaccia mia, mettici la marmellatina (che ci vedo bene pure io) e lasciamene una fettina, daaai! solo unaaa... ma quindi tu oggi, in pausa, vai a casa e cucini? com'è sta storia? uff.. voglio diventar casalinga!
Grazie della segnalazione. Io ho letto diverse cose di Ruth Reichl, partendo da "confortatemi con le mele"...che cito nel primo post del mio blog, e mi piace il modo in cui scrive e la passione per la cucina che riesce a trasmettere. Glò
fattaaaa! i dettagli non li posso dare perchè se no qualcuno si arrabbia (tra te e ruth eheheh)
diciamo che ho sforbiciato un po', avendo poco tempo a disposizione...
ma io non sono mica un casalingo, eh!!!! torno a casa la sera alle 8!!!!
Ma se stasera devo correre fuori a cena e domattina parto per il weekend... dovevo pure dare una lustratina alla casa (mentre la torta cuoceva).
provo a tenertene una fetta (sarà diversa della tua, che mi mancavano pure le mandorle e ho usato pinoli e noci di macadamia ehehhe prima adulterazione!!!)
cmq faccio una foto, stasera ;-)
Che bel post! Complimenti!
bbbbbbbbbbbbbona!!!
bella elena, anche tu vittima dei libri della ruth! li avevo letti tutti qalche annetto fa mano a mano che venivano pubblicati e dovevo contendermeli con mia mamma perchè li avevamo comperati "in società"
alcune ricette le trovo molto pesanti ma altre sono davvero semplici e ottime!
= )
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