domenica 20 aprile 2008

là dove c'erano le fabbriche



Sono sempre stata attratta dalle fabbriche, dalle aree dismesse delle grandi aziende che sono state dei simboli per la nostra economia. Da quelle costruzioni bellissime ed imponenti, dove le mille finestre che nascondevano e nascondono il mondo operaio si susseguono parallele, lineari, senza indugio e senza un fiore, dal cemento e dalle ciminiere di mattoncini rossi. Avrei voluto viverle, capirle, essere in quei tempi. E a Milano di aree così ve ne sono parecchie. Una Milano in bianco e nero, come tante fotografie di Mario De Biasi. L'urbanistica ottocentesca del centro man mano che si esce dalla città, ma senza crearne una ferita precisa, lascia il posto a un'edilizia industrale di grande valore architettonico. La storia di Milano mi incuriosisce come se io fossi nata qua, forse per questo ne conosco le vie, i luoghi, il volto, la giro, la vivo, mi appartiene.



Il Salone del Mobile con il suo Fuorisalone rende Milano viva. Maia, un'amica di Roma che non veniva qui da qualche anno, l'altro giorno mi ha detto che Milano le è sembrata molto europea. Io che ci abito, e che qualche città europea la conosco, non mi dà quotidianemente questa impressione, dal di dentro. Ma sabato mattina zona Tortona, il cuore della Milano post moderna, delle fabbriche restaurate e ristrutturate e trasformate e genio pulsante che fa vibrare tutta quell'economia che va dalla moda al design era bella più che mai. In questi giorni sembra davvero un'altra città, o forse, una città che si sta risvegliando. Mi è sembrata vivacissima, il sole che la graziava dopo giorni di pioggia. C'era tanta gente che passeggiava curiosa, pavoneggiandosi anche, atteggiandosi e scodinzolando in quello che è probabilmente l'unico sito italiano con una così grande concentrazione di aziende moda e design e arte e cultura.



Spesso paragonate alla crescita di Soho a Londra e di Soho e Chelsea a New York, in queste vie gli spazi industriali sono stati rivalutati e positivamente sfruttati, un legame con il passato più vicino, dopo un'età di sonnolenza. Se il Salone del Mobile fa deviare l'attenzione sugli oggetti per chi è del settore, il Fuorisalone concede il privilegio a tutti di scoprire lo spazio aperto, le vie Savona e Tortona e Voghera e Bugatti e Bergognone, un (ex) mondo industriale che ha visto gli operai dell'elettrica Ansaldo, delle Poste, delle acciaierie Riva-Calzoni, della General Electric, della Nestlé. E questo è un bene. Per me è stato un grande piacere entrare e scoprire questo nuovo mondo, al di là di quello che in questi immensi loft era contenuto. Acciaio, finestre immense su giardini in ghiaino, con sedie a sdraio d'altri tempi, e gelsomini e siepi, a contenere e separare. Colori vivi contrapposti al cemento, al cromato, ai mattoncini.

E per restare nel tema di questo blog, non poteva mancare un piccolo appuntamento culinario. Tanti ve ne sono stati di showcooking, come li chiamano quelli che parlano bene, con Moreno Cedroni, Filippo La Mantia, Rico Guarnieri, ecc... io ho scelto Csaba Dalla Zorza, alla Whirlpool, in collaborazione con Kitchen Aid. Csaba, "nome ungherese maschile, perché al padre veneziano piaceva così", ha fondato la casa editrice Luxury Books . Un passato di tutto rispetto, quello che tutti noi vorremmo, trasformare una passione in qualcosa di concreto. Come lei, scuola al Cordon Bleu a Parigi, "peggio che fare il militare", e poi la casa editrice, i libri, i corsi di cucina, "passo il mio tempo a testare le ricette per i libri, vado a letto pensando a cosa cucinerò il giorno dopo". Ed è brava davvero nella sua eleganza e finezza parigina.



Sabato ha donato delle ricette semplici: bacon e uova strapazzate del collega australiano Bill Granger, che ci mette un cucchiaio di panna ogni uovo utilizzato, "così diventano morbide e l'apporto calorico resta minimo", dei muffin ai lamponi con farina integrale, uno smoothie ai frutti di bosco e delle focaccine. Dal 23 aprile andrà in onda, per coloro che hanno Sky, ogni mercoledì alle 20.05 e ogni venerdì alle 23.

18 commenti:

sciopina ha detto...

Bellissime foto!
Da quando son andata via da Milano a volte la rimpiango. Ci sono delle zone che si stanno ammodernando ed europeizzando cosi' tanto..e poi Milan e' sempre Milan!!
A presto
sciopina

p.s. bello il risotto con pistacchi..mi sa che lo preparo proprio adesso...

adina ha detto...

a volte penso anche io di andarmene, ma solo per poter avere una casa più grandicella... ma non ce la farò mai. meglio 10 mq in meno, in fondo... chissà. ciao! buon risotto!

anna ha detto...

Ciao Ele ero intenzionata anche io a fare un giretto in quella zona sabato e magari seguire questo corsettino della whirlpool ma ho dovuto fare altro, purtroppo. Sai che le foto sono davvero davvero belle, un abbraccio ;D

sciopina ha detto...

Ho fatto il risotto..splendido..che profumo! Lo posto in settimana.
Lo spazio...eh quella e' un'altra storia..!In questo ne ho guadagnato e tanto...
a presto

Elisa ha detto...

Ma lo sai che io non sapevo di questi "showcooking"? Solo di quello gia' pieno del Coffee Therapy...passata venerdi' dopo il lavoro da Ingegnoli ma quest'anno non c'era nulla. Il prossimo anno mi preparo meglio.

Lory ha detto...

Con un post così mi fai tornare la voglia di essere milanese ;-)
Bellssimo racconto bellissime foto ;-)

ComidaDeMama ha detto...

Bellissimo racconto e super immagini!
L'archeologia industriale è un tema che mi è molto caro. Quando frequentavo al facoltà di architettura mi perdevo spesso a fotografare con i miei amici ogni genere di fabbrica e ciminiera. Il Piemonte ne è ricco ed alcuni spazi sono stati riqualificati in maniera eccellente.
L'ultimo scatto che ho purtroppo perso è stato a Firenze, a San Frediano, mentre stavo aspettando che aprisse dall'altra parte dell'Arno il consolato USA, per il nostro VISA. Ma tornerò presto e rimedierò.
Un abbraccio!

maricler ha detto...

Cavolo se è una dichiarazione d'amore per Milano! Quasi quasi mi fai cambiare idea anche a me... Non oggi però, che ha ripreso a piovere e io non lo sopporto piùùùùù! Bacio

Serena ha detto...

Che belle queste foto... e questo tuo racconto! IO ho sempre avuto un rapporto di "amore/odio" con Milano però alla fine sono legata a questa città! Sarà che ci ho trovato l'ammmmmore?!?!?! ihhiihih
Un bacione e buonissima settimana!
A PRESTOOOOO!!!!

FrancescoP ha detto...

Bel servizio fotografico.
Anche io sono attratto dalle fabbriche, specialmente quelle abbandonate. Ma ora mi sto dedicando ai cimiteri della guerra in Belgio ... in futuro postero' alcune foto. Per ora ci sto lavorando nelk poco tempo libero tra nuovo lavoro e futuro bimbo/a.

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Bella gita, belle foto (bel tempo!!) E soprattutto mi piacciono gli accostamenti dei colori delle tue foto! Un bacione, Alex

empordà experience ha detto...

A Milano non ci sono mai stata il tuo racconto pero' mi ha incuriosita molto...
E le famose signore che vanno in pelliccia tutte truccate a comprare il pane appena mattina... quelle esistono ancora? I miei amici che sono venuti li a Milano mi raccontono che molta gente va vestita cosi'....fashon victims

stelladisale ha detto...

tanti anni fa abitavo da quelle parti, mi sa che c'erano ancora le fabbriche con gli operai dentro...
il post precedente me l'ero perso, perchè sta cosa che metti e togli e poi rimetti il mio reader non la capisce :-)
buona settimana

Elisa ha detto...

campodifragole, hai voglia che ci sono le babbione con la pelliccia!!! Grrrrr.
Pero' conconrdo in toto con quel che ha scritto Elena e nemmeno io ci sono nata, sara' che il mio cuore e` diviso tra 4 o 5 citta' che amo :)

Saretta ha detto...

Noooooooooooo!!!Adi non ci siamo incrociate per pelo(o forse sì ma non ci conosciamo...).Accidenti!Io ho sfidato la tempesta ven sera ma, hanno chiuso bottega presto(e mi sono quindi cionsolata copn una magnata superlativa di pesce).Sabato mattina ero lì però!Stupendissimo, riconosco il calcetto rivisitato!
Concordo con te, il Salone del mobile è la settimana + bella per questa città..si respira gioventù, creatività, internazionalità ed originalità.Altro che fashion week!
Alla èprossima allora!
Saretta :D

Saretta ha detto...

ps:a Milano ci saranno pure le sciure impellicciate(solo in inverno eh?), ma ci sono pure i punkabbestia(tutto l'anno)oltre a tutto quello che ci sta in mezzo!il mondo è bello perchè vario diamine!;)

Anonimo ha detto...

Bello questo post, ho un pò rivissuto la mia domenica al Festival delle Città Impresa tra Valdagno e Schio, tra la città sociale e la fabbrica alta...Le tue foto sono meravigliose e sono sempre più incuriosita dalla molteplicità dei tuoi interessi, perchè sai parlare di cibo, arte, città, etc sempre sapendo catturare l'attenzione del lettore. Baci, Elena

Sara B ha detto...

accidenti che bel reportage adina! e le foto??? hno, parliamone! :D