sante cipolle
Eh sì, sante cipolle. Che profumo, che odori fantastici si son diffusi in casa quando ho cotto queste cipolle. Era lieve, delicato, inebriante, a sovvenire cortili dalle finestre aperte in caldi meriggi d'estate, cucine di trattorie semplici, baracchini in riva al mare, terre secche ma prospere.
Con niente, o quasi, un grande piatto di frugalità.
una cipolla rossa di Tropea, grossa
mezzo spicchio d'aglio a lamelle sottili, senza anima
datterini
miele
zucchero di canna
pistacchi (o pinoli)
origano
basilico
(piment d'espelette)
sale e pepe
olio
Tagliate le cipolle finissime e disponetele su una teglia da forno, sopra ad un paio di fogli di carta forno. Aggiungeteci dei pomodori datterini fini, non troppi, le cipolle devono decisamente prevalere.
Poi deliziatevi come meglio credete: io ho cosparso le (sante) verdure con un paio di cucchiai di miele d'acacia, sale e pepe, un po' di zucchero di canna, basilico tritato, origano, un po' di pistacchi tritati e un pizzico di piment d'espelette e due o tre fili di olio extravergine.
Mettete in forno a 80 gradi per circa due ore. Inebriatevi di profumo nel mentre, poi conditeci la pasta, aggiungendovi mezzo bicchiere di acqua di cottura per ammorbidire e un goccetto di olio alla fine. Con una cipolla grossa viene una pasta per due persone.