giovedì 9 ottobre 2008

gita fuori porta



Mi sono incantata ed ero estasiata nel guardare tutte quelle vigne! Non ci avrei più staccato gli occhi. Tutte allineate e dritte, geometrie perfette e dolci in una gradazione ininterrotta, e solo qua e là qualche tetto rosso, sparute stradine bianche, sentieri. Forse perché ho qualche forma di devianza mentale per quanto riguarda l'ordine (vi ricordate?), le Langhe mi son sembrate il mio territorio. Perfetto. Eravamo di ritorno da una giornata al mare, il cielo si stava facendo livido ma, man mano ci si avvicinava al territorio del bue grasso, del vino, dei bolliti, delle nocciole, dei formaggi, di quanto di meglio la gastronomia possa offrire, ecco, un raggio di sole, tenue. Un paesaggio reso evanescente da una nebbiolina congenita, e verde smeraldo. Di passaggio da Carrù, una sosta a Dogliani, una festa per le vie, per approdare infine ad Alba. Nella terra di colui che fu Luigi Einaudi. Un piattino di carne cruda col tartufo direttamente in macelleria, un mezzo panino con la toma gustato per strada. Cosa si vuole di più? Ero piena e tronfia. Mi è parso di aver mangiato il meglio, ben consapevole che molto di più avrei potuto fare. Ma il cibo è spesso la situazione che lo rende perfetto. Ho fatto incetta di carne per il bollito, di nocciole tonde gentili, di toma, di farina meliga otto file (meria d'eut fire), di plin tradizionali e al tartufo...
Ovviamente ho tralasciato i vini, in un sol giorno non si può fare tutto. Ma in tardo autunno vorrei tornarci. Cosa non dev'essere quello sterminato panorama di filari in quella stagione?

Segnalo:
pranzo del gran bollito di Carrù (Palafiera in Piazza Div. Alta Cuneense), 7-8 dicembre 2008
98ma Fiera Nazionale del bue grasso a Carrù, 11 dicembre 2008




le paste di meliga e la farina otto file



Siccome era parecchio tempo che cercavo la farina otto file, non ho potuto non prenderla. E toccarla, per sentirne la finezza. Quasi impalpabile, più che la farina maranelo. La farina otto file è una varietà antica non modificata geneticamente. Quella che ho preso io viene coltivata in Alta Langa, a Castino, ed è chiamata così perché la pannocchia ha otto file di chicchi che formano quattro coppie. E' detta anche meliga del Re, e non si trova di tipo commerciale perché la sua purezza consente agli agricoltori di riseminare i chicchi delle pannocchie migliori, cosa impossibile per i mais ibridi o transgenici. Viene lavorata a macine di pietra naturale a lenta rotazione, che permettono di produrre una farina integrale che contengono e il germe e la fibra alimentare della meliga. E qui vi lascio la ricetta delle paste di meliga, biscotti tipici del Piemonte (che adoro), così come è stampata nella confezione della farina otto file Cascina delle Grazie.

100 g di farina di meliga otto file
100 g di farina bianca
100 g di burro
90 g di zucchero
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di lievito
4 tuorli d'uovo

Io l'ho solo un po' riadattata, perché il signore che me l'ha venduta mi ha detto che, se ci riuscivo, sarebbe stato meglio fare 130 di farina otto file e 70 di farina bianca. E così ho fatto. Impastate tutti gli ingredienti, prima il burro e lo zucchero, poi le uova, il sale e man mano le farine col lievito. Mettete in frigo a rassodare un'oretta, poi mettete l'impasto nella tasca del pasticcere con un beccuccio largo un centimetro e zigrinato. Armatevi di forza, schiacciate bene e ricavate dei biscotti col buco. Cuocete 15 minuti a 180 gradi. (volendo potete aggiungere la scorza del limone, poca.)

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo questo inizio di giornata con te che ci accompagni a passeggio tra le Langhe e quei biscotti devono essere davvero buoni....quasi quasi ne prendo uno per colazione ;-)))) Elena

Lory ha detto...

Mai una volta che deviate un pochino ehhhh ;-)
Ti avrei portato a prendere anche quella di Marano ;-)
Le foto Elena sono sempre bellissime!

Anonimo ha detto...

Adina, ma secondo te se io usassi la farina "de maranelo" potrebbero riuscire lo stesso questi biscotti?!?...sì lo so che c'è già la tua ricetta dei biscotti con la farina Maranelo e quella ha pure il limone come consigli tu, però l'idea del lievito mi sa proprio da dolce che lievita...E poi, altra domandina: che potrei farci con dei melograni?!?Nei blog non impazza questo frutto eppure ora le piante sono ricche di questi pesanti frutti che io adoro....AUGURI ALLA GIULY!!!

adina ha detto...

ciao elena!! secondo me sì, anche con la farina maranelo li puoi fare. in effetti quegli altri che ho fatto erano un sostituto delle paste di meliga, che all'epoca non avevo la farina otto file! :-) con i melograni... una tartare di pesce? (ma a te il pesce non piace tanto, se non ricordo male...) delle tartelette con la crema vaniglia e il melograno? un arrosto col melograno? prova... a me piace molto il radicchio tardivo col melograno e l'arancia. è freschissima come insalata e molto invernale, anche nei colori, natalizia.:-))
ciao lory! ti scrissi adesso!

Elisa ha detto...

Non andarci troppo oltre in autunno... ricordo belle gite, ma che freddo!

P.S. io vi proporrei un ristorantino in zona, tanto so che Cri approva (sentito ieri, ti ha riferito?)

Saretta ha detto...

Ok, sto Piemonte devo proprio scoprirlo...se non altro per questi bellissimi paesaggi e prodotti!
Buon pomeriggio
Saretta

Unknown ha detto...

ciao, ma che farina è la farina meliga, non l'ho mai sentita!!

Anonimo ha detto...

...si mangia bene, buoni i prodotti e i vini ma non provare a viverci...chi viene in gita qui trova tutto molto pittoresco e tradizionale ma ti assicuro che viverci è uno strazio...gente strana i langhetti e oltre al cibo... il nulla!

Monique ha detto...

@anonimo: il risotto alla melagrana e caprino di adrenalina? buooono!!

@Adi: veniamo pure noiiiii!Il taccuino del viaggiatore trabocca di bigliettini e post-it sulla zona..

empordà experience ha detto...

Ma che bello! E' un po' che penso di andare da quelle parti...
La farina di meliga non la conoscevo... ;)Quelle pastine sembrano deliziose :P
Un beso grande
Dani

Anonimo ha detto...

Ciao carissima!
Una campagna ben tenuta è sempre un piacere per gli occhi, in qualunque parte del mondo.

Anonimo ha detto...

Visto che hai esperienza con gli Stati Uniti e visto che 'sta farina io in California non la trovo, cosa suggerisci come sostituzione?

Ah, un'altra domanda. Anche il lievito qua è diverso. Io uso il lievito secco ("instant dry", not "active dry"). Cosa dici, ci provo con una farina diversa e il lievito americano o è meglio che lasci perdere?

Serena ha detto...

Ciao Elena!!!
Ho appena mangiato un biscotto con la farina di Meliga che mi ha portato un cliente... e guarda qua cosa trovo? La ricetta!!! Capiti proprio a fagiUolo....
Bei posti le Langhe, ci ho bazzicato molto ed anche se i ricordi legati a quei posti non sono bellissimi, non posso rinnegare la magnificenza di quelle colline... in questa stagione poi, con i colori dell'autunno sono da favola..
Ti abbraccio..

Sere

CoCò ha detto...

Adina è da quando ho assaggiato le paste di meliga che mi riprometto di farle ad oggi ancora no adesso mi hai fatto ritornare la voglia insieme a quella di fare una gitarella in Piemonte

Danone ha detto...

Vuoi partecipare al meme di Sonia? guarda qui e qui .
Ciao

MarinaV ha detto...

Ah, che bei posti, che nostalgia!
Conosci il Molino Sobrino a La Morra? Fanno delle farine eccezionali, tra cui l'ottofile macinato a pietra. E la signora Sobrino cucina benissimo. Guardati la sua ricetta per questi biscotti sul loro sito www.ilmolinosobrino.it

Anonimo ha detto...

Ciao Adina, adoro le Langhe, sono un posto d'elezione, sai, secondo me le affinità elettive scattano anche con i luoghi, non solo con le persone. Vado nelle Langhe tutti gli anni, come un appuntamento fisso, e ogni volta vado a dormire da un produttore di vino diverso. Ma da ovunque mi trovi, non manco mai un salto da Maurilio alla Ciau del Tornavento, a Treiso. Il posto è da sballo, la cucina è sorprendente e poi lui è una furia, un tornado di energia e di positività. Se ti capita provalo e poi fammi sapere !

Anonimo ha detto...

Ah dimenticavo, le paste di meliga le abbiamo finite, altrimenti ti avrei mandato una confezione del nostro fornitore di Cavour, per avere il tuo giudizio di appassionata-esperta !
Have a nice day
Marilì di GustoShop

adina ha detto...

grazie a tutti per i consigli! quando tornerò nelle langhe saprò dove andare! :-)

Ciambellina ha detto...

Belle foto. Complimenti!

Totirakapon ha detto...

Un blg molto bello ! Belle foto delle Langhe. Vi invitiamo a visitare il nostro: "Totirakapon" .