
Questa è la storia di un uomo, un amico. Dalla vita facile e difficile al contempo, con sbagli (li facciamo tutti) e meriti. Una vita piena di vita, una vita col golf, la fotografia, il sub, l'amore per la cucina indiscusso. Una vita fatta per essere ricostruita, tutte le volte (e ce ne sono state tante) in cui sembrava perduta. Una vita dove l'imbarcarsi in avventure è stata una prerogativa, perseguire e (per seguire) sogni dove pochi altri, forse, si sarebbero lanciati, una sfida. Una vita al centro, in prima linea, e assolutamente nascosta al punto di dover tornare a rimettersi in pista, solo. Una vita dove, se sai fare qualcosa, è bene ingegnarsi, e far fruttare l'esperienza che man mano si crea. Con coraggio. Da Menorca, Fregoloti, Baia di Fornells, a Milano il passo non è stato né immediato, né breve. Sofferto sicuramente, duro come il marmo freddo delle decisioni più difficili che ti gelano il sangue. Come la profondità dei suoi occhi blu. Ma ora è qui. Con accanto, sempre e da sempre una donna fantastica... ma questo è solo un mio grande sentimento, che mal condividerei in questa sede.
E quest'uomo è qui appunto, a Milano, da qualche mese soltanto, dove la vita, forse una volta dopo tanto, gli sta sorridendo di nuovo. E dove? Al Cavallante già enoteca aperta da poco più di un anno, a cui ha saputo dare un'aria frizzante. L'ha, non posso dire rinnovata (prima di Lorenzo - di cui ho già parlato
qui e
qui - io non c'ero mai stata), ma sicuramente avvalorata con le sue idee, sempre in movimento. E promette bene il ragazzo! :-) L'enoteca fa solo piatti freddi. Delle insalate, molti taglieri, di ottimi salumi e formaggi, uno sopra tutti il piacentinu ennese, ma anche parmigiano e raspadura (con la "u" alla lombarda, però), robiola vecchia della Valsassina e blu del Moncenisio, castelmagno e pecorino toscano. I taglieri di salumi vedono protagonisti il petto d'anatra, la finocchiona, il lardo di colonnata, la coppa piacentina... E soprattutto, Lorenzo ha arricchito il menu con dei piatti unici, di pesce e di carne. Molte e ottime le tartare di tonno che fa, ne ho assaggiate un paio, una con agrumi, aceto balsamico e semi di sesamo nero, e una con erbette fresche, maggiorana, mirto, aneto e finocchietto. Ottime!! E poi spada affumicato con salsa di capperi e pompelmo, roastbeef con radicchio rosso e melanzane, raclette di pere e noci.

E poi, i dolci. Buoni, a tratti ottimi. La sua crema mascarpone che accompagna con degli spiedini di frutta è proverbiale. Ma la mousse al cioccolato extra fondente non vogliamo nominarla? E la cremina di castagne con salsa al vino moscato? Insomma... secondo me, un aperitivo misto cena, una cena, un dopo cena con un bicchiere di vino e un dolce e quattro chiacchiere, al Cavallante, ci stanno tutti! L'ambiente è moderno ma caldo (ieri poca aria condizionata, quindi parecchio caldo!!), le pareti dipinte a olio di un bel bordeaux, a richiamare le mille bottiglie di rosso in bella mostra sui ripiani sottili e neri, una vetrata sulla strada, sgabelloni alti.

Per finire, least but not last, trattandosi di un'enoteca, non posso non nominare i vini. Nonostante sia veneta, nonostante beva e mi piaccia bere e di rado mi ubriachi, non li so molto riconoscere. Ma la carta è ricca e varia... perdonatemi imprecisioni eventuali nell'elencarli. Dal prosecco di Valdobbiadene al Pinot noir, dallo Champagne Blanc de Noirs 1999 al Vermentino, dal Montipagano, all'Inzolia, dal Trebbiano d'Abruzzo al Catarratt Chardonnay, al Roscetto, al Recioto, all'Aradi, all'Allegrini... tanti sono, una scelta vastissima per chi ama bere!
Chi intende tornarci spesso può anche "tesserarsi", così può spillarsi da solo il vino prescelto, servendosi direttamente da fantastici refrigeratori in cui le varie bottiglie sono conservate.
Vi posso dire che i tre bicchieri di Akronte bevuti ieri erano molto profumati, corposi, come piace a me. Un vino rosso rosso rubino serio serio!!! E meno male che c'era la wilma a portarmi a casa poi.. chi è la wilma??? ma come? 25 minuti di bicicletta per riprendermi dal caldo e... dal vino!
Il Cavallante
Via Muratori, 3
Milano
Aggiornamento del 12 maggio 2008: Lorenzo non lavora più al Cavallante da qualche mese, per cui non garantisco che i piatti siano rimasti come li ho descritti sopra.