Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe... (Mario Rigoni Stern, Il Sergente della neve)

In onore di tutta la neve che sta avendo l'Italia e il nord America e chissà quanti altri posti. Amo la neve, forse lo devo aver scritto da qualche parte qui dentro. Questa ricetta non so dove l'ho pescata, di fatto cercavo un dolce con la panna acida, visto che l'avevo trovata all'esselunga. E' una ciambella nevosissima, ma dentro calda e dalla consistenza morbida, quasi bagnata. Cri non ne può più dei miei esperimenti :-), dopo i biscotti al matcha e il pain d'épices (di cui non ho foto decenti), mi ha detto: fammi dei biscottini semplici semplici... :-) E' un po' come me, in fondo, non ama particolarmente le spezie. Infatti io ho omesso molte spezie che ci sono nella ricetta, adattandola un po' al gusto mio. E' vero, è una ciambella grassa, forse, tra panna e miele e burro e olio... ma vi assicuro, d'inverno non c'è di meglio!!! E poi è quasi Natale, su....
170 g di burro a temperatura ambiente
60 ml di olio vegetale
170 g di zucchero di canna
300 g di miele
125 g di panna acida
260 g di farina
3/4 cucchiaino di bicarbonato di soda
mezzo cucchiaino di sale
2 cucchiai di spezie miste
1cucchiaio di cannella
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere (facoltativi)
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere (facoltativo)
un pizzico di noce moscata (facoltativo)
un pizzico di zenzero in polvere (facoltativo)
120 ml di latte
120 ml di acqua bollente
4 cucchiaini di té (o 4 bustine)
3 uova
Mettete in infusione il té nell'acqua. Battete il burro con lo zucchero ed il miele a crema, e aggiungere l'olio. Unite le uova una alla volta, poi la panna acida. Togliere le bustine di té dall'acqua e aggiungete il latte. In un'altra ciotola unite la farina , il sale , il bicarbonato e tutte le spezie. Pian piano mescolateci la farina e l'acqua, che verserete gradualmente per non far formare grumi. Infornate a 180° per 45 minuti circa, controllare che sia asciutto dentro ma non cuocere piu del dovuto.